Alberto Mazzocchi MD, DDS, VJO associated editor
Bergamo, Italy
Le recenti statistiche sui visitatori del sito del VJO mostrano una distribuzione di lettori che può essere riassunta in 3 gruppi principali, a seconda dell’area geografica: America del Nord e Messico 60% circa, Europa 33% (di cui 16% Italiani) Sud America 6.3% e Asia 1.2%.
L’età dei lettori va dai 31 ai 52 anni con un picco intorno ai 46 anni.
I dati sono significativi. L’approccio all’informazione via Internet è molto più diffuso da tempo in America che non in Europa.
Chi cerca informazioni professionali è ovviamente una persona che lavora con una discreta conoscenza del computer e dei suoi programmi. L’età tra i 30 e i 50 anni è quella che racchiude meglio questa fascia di utenti. Oltre i 50 anni gli ortodontisti sono forse meno abituati a maneggiare un pc o forse ritengono meno utile il continuo aggiornamento che esuli dalla carta stampata o dai mezzi tradizionali di comunicazione ( video cassette, convegni ecc.)
E le nuove generazioni? Indubbiamente tutti i giovani sanno come si usa un Pc, sanno navigare in Internet, sanno cercare informazioni dalle migliaia di siti web. Gli esperti del settore sostengono che l’informazione on-line rappresenterà il futuro dell’aggiornamento professionale.
Una rivista esclusivamente on line come il VJO potrà essere lo strumento d’informazione del futuro? Indubbiamente la consultazione a domicilio, 24 su 24, la traduzione in 3 lingue, lo scambio immediato di opinione con gli Autori, ne fanno uno strumento comodo, economico ed efficace. La sfida nei prossimi anni sarà quella di mantenere adeguati gli standard di qualità in modo tale da soddisfare sempre gli ortodontisti di qualunque nazionalità essi siano.
Curiosamente nell’editoriale del numero di Gennaio dell’AJODO, D. Turpin segnala che la celebre rivista americana, da mesi on-line nel sito www.mosby.com, riceve pochissimi visitatori, un 9% di lettori privati e un 16% di studenti da facoltà. Probabilmente gli ortodontisti che leggono già la rivista stampata non hanno necessità di consultazione on-line dei medesimi articoli. Una rivista che esiste su carta stampata e on-line rappresenta un inutile doppione? E’ difficile rispondere.
Nei prossimi mesi e anni forse saremo in grado di capire se le riviste scientifiche abbiano sempre bisogno di carta stampata o se, velocità , costi, accesso immediato daranno la svolta verso soluzioni esclusivamente on-line.