Alberto Mazzocchi, VJO Associated editor
Bergamo, Italy
Secondo recenti statistiche, il 25% della popolazione europea ha fatto ricorso almeno una volta alle medicine non convenzionali ( con punte molto elevate come in Germania, in cui il 65% della popolazione utilizza MNC, o in Francia con il 48%).
In Italia il fenomeno è relativamente recente e ha una diffusione intorno al 15% della popolazione. Tra le terapie della MNC l’omeopatia occupa il posto precipuo per diffusione. Il fenomeno sembra in continua ascesa nei paesi dove l’aumentato benessere e la maggior attenzione alla propria salute, convincono i pazienti ad avvicinarsi a terapie meno invasive o con minori effetti collaterali. La crescente richiesta da parte del pubblico di evitare l’utilizzo di antibiotici o antiinfiammatori tradizionali, sembra più concentrata nella fascia dei bambini o degli adolescenti che nell’ambulatorio ortodontico possono richiedere piccoli interventi di chirurgia ambulatoriale come frenulectomie, disinclusioni di canino o l’estrazione di premolari. Conoscere i principali rimedi omeopatici e la loro azione, è un utile opportunità che consente di gestire tutti i pazienti, sia con terapie tradizionali che non convenzionali. Il VJO con questo numero pubblica il primo lavoro sulla sperimentazione di rimedi omeopatici nell’ambito ortodontico. Con questa iniziativa speriamo di stimolare la curiosità di tutti i colleghi ad approfondire l’argomento. Credo che sia ancora molto attuale una massima, scritta più di cento anni fa:
“Prova tutto e trattieni ciò che è buono: questo è e rimane il primo comandamento della scienza.
La Medicina è la scienza dell’esperienza, è pratica, è continuo esperimento e l’esperimento non è mai concluso. Solo l’esperimento, la discussione e la contro discussione, il continuo e libero studio potranno separare il vero dal falso, l’utile dall’inutile” (C.W.Hufeland 1830).